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Riscaldatori ad infrarossi

L’irraggiamento è una forma di trasmissione di energia per mezzo di radiazioni elettromagnetiche (raggi infrarossi) che si trasformano in calore quando vengono assorbite da un qualsiasi corpo. Questa energia, o meglio queste onde elettromagnetiche, hanno la prerogativa di non riscaldare l’aria, ma bensì le superfici.
Anche il sole emette un ampio spettro di radiazioni elettromagnetiche, tra le quali ci sono la luce visibile, i raggi ultravioletti (UV-A e UV-B) ed infine i raggi infrarossi (raggi IR). I raggi infrarossi sono chiamati anche raggi di calore, non sono visibili per gli occhi umani, però vengono percepiti come calore. Il principio che regola il riscaldamento ad infrarossi è molto semplice. Il particolare bulbo delle lampade a si scalda per mezzo della corrente elettrica producendo raggi con una lunghezza d’onda sotto la gamma rossa di irradiazione visibile (infrarosso 7-10 μm). Questa energia trasmessa ad un qualsiasi corpo si trasforma in calore e dalla superficie penetra all’interno. Il calore, in buona parte poi, viene nuovamente irradiato nel locale andando a creare una temperatura confortevole. I vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali come i termosifoni sono evidenti. Termosifoni e fancoil scaldano l’aria che a sua volta scalda l’ambiente. Con il riscaldamento ad infrarossi, invece, vengono riscaldate direttamente le persone e gli oggetti senza scaldare l’aria.

Volendo riassumere i vantaggi offerti da questa nuova tecnologia:

  • Le superfici esposte si scaldano uniformemente.
  • Il riscaldamento ad infrarossi non scalda l’aria, in questo modo si eliminano le correnti causate dalla presenza di zone calde e fredde.
  • Assenza di rumore
  • L’ambiente non diventa secco
  • Nessun costo di manutenzione
  • Nessuna emissione nociva
  • Nessuna opera muraria per l’istallazione
  • Il calore assorbito dalle superfici murarie elimina muffe e condensa anche su muri male isolati

Le applicazioni di questo sistema vanno dal residenziale alla ristorazione all’industria.
Nel terziario trova un impiego esemplare nel riscaldamento da esterno per riscaldare tavolini di ristoranti, pub o postazioni di lavoro esterne.  In questa a condizione la resa economica è enormemente vantaggiosa (es. i costi di esercizio si abbattono di 4/6 volte rispetto ai tradizionali funghi a gas) perché la dispersione verticale del calore è nulla.
Unico punto di debolezza di questa nuova tecnologia è che si tratta di un riscaldamento di tipo direzionale e non a “360 gradi”.
Questo vuol dire che si sente maggiore o minore calore a seconda che ci si trovi o meno nel raggio d’azione dell’irraggiamento determinando una possibile
percezione non omogenea del calore. Questo inconveniente, però, può essere facilmente risolto posizionando logicamente più riscaldatori ad infrarossi.

Due applicazioni interessanti del riscaldamento a raggi infrarossi:   

  • I riscaldatori all’infrarosso possono essere attivati automaticamente tramite sensori di presenza. Il sistema si attiva solo quando serve. Questa soluzione garantisce un notevole risparmio energetico e trova la migliore applicazione nei locali ad uso commerciale.
  • Migliorare il comfort termico nelle stanze con grandi vetrate che d’inverno trasmettono una sensazione di freddo. In questi casi, invece di agire sulla temperatura della stanza, è possibile utilizzare una lampada infrarossi che proietti il suo calore dall’esterno della vetrata verso l’interno, compensando l’asimmetria termica radiante.

Salute

Molteplici sono anche i benefici per la salute.  Studi affermano che i raggi infrarossi rafforzano le difese immunitarie e aumentano la vascolarizzazione migliorando l’alimentazione di pelle, muscoli e tessuti connettivi con ossigeno ed elementi nutritivi. I sistemi di riscaldamento a raggi infrarossi eliminano completamente lo sviluppo della muffa in quanto riscaldano le pareti ed impediscono il deposito di condensa. I tradizionali sistemi di riscaldamento a convezione invece scaldano l’aria dell’ambiente. L’aria calda assume umidità e la deposita in forma di condensa sulle zone fredde dell’ambiente (finestre, angoli, ponti termici). Così si creano delle condizioni ideali per lo sviluppo della muffa.

Consumi

Come si calcola il consumo di un elettrodomestico?
Tutti gli apparecchi elettrici hanno una potenza di targa, espressa in Watt (W) o in migliaia di Watt (kW), riportata su un’etichetta. Quella indicata è sempre la potenza massima che un apparecchio può esprimere.
Il Watt è una misura di potenza, che non va confuso con il wattora (Wh) che descrive la potenza nel tempo ed è una misura di energia.
Un riscaldatore con potenza 2 kW che rimane acceso per un’ora consuma un’energia pari a 1h x 2000 W = 2000 Wattora (Wh) oppure 2 Kilowat (kWh)
Per calcolare il costo, dobbiamo moltiplicare i KWh per il costo della corrente (espressa sempre in €/kWh) , che dipende dal nostro gestore. Ipotizziamo che la quota energia si aggiri intorno ai 0,20 € (il valore mediamente è sempre più basso) ogni KWh, avremo 0,20 € x 2 KWh = 0,40 €/h

Conclusioni

Il riscaldamento a infrarossi si dimostra una alternativa valida sia nelle nuove realizzazioni che nelle ristrutturazioni. Il sistema è semplice e di veloce istallazione, economico soprattutto perché non richiede opere murarie, tubature e impianti accessori.

E’ sufficiente una comune presa di corrente. Le lampade a raggi infrarossi si possono montare a parete o a soffitto, fissare alle travi di un gazebo o sotto gli ombrelloni all’aperto.